Esoterismo: significato

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Esoterismo: significato

Esoterismo: significato

Il termine esoterismo viene spesso utilizzato in modo improprio. Ciò accade perché non se ne conosce il significato e l’etimologia della parola.

Vediamo insieme qual è l’origine del termine esoterismo, scopriamo quando va usato e chi è ancora in grado di svelare il mondo esoterico.

Esoterismo: l’origine della parola

Per scoprire il significato della parola esoterismo occorre fare un tuffo nel passato e andare nell’Antica Grecia quando veniva usato il verbo eisoteo. L’uso di questo verbo indicava un’azione di apertura, letteralmente: “aprire una porta”.

A partire da questa parola si è sviluppata quella dell’esoterismo che veniva intesa come un’apertura metaforica, che permettesse all’uomo di penetrare nell’interiore partendo dall’esteriore. In pratica, con questa parola si fa riferimento alla rivelazione di una verità occulta, nascosa che ha bisogno di essere svelta attraverso riti e dottrine molto particolari.

Secondo alcuni studiosi, invece, la parola esoterismo non deriverebbe da un verbo, dunque da un’azione, ma da un aggettivo. Nello specifico, si tratta del termine esoterikòs che vuol dire “interno, segreto”.

A prescindere da quale sia la vera origine della parola in questione, ciò che è evidente è che in entrambi i casi essa fa riferimento a qualcosa di recondito, nascosto, occulto e, poi, viene svelato e portato alla luce.

Esoterismo: una pratica esclusiva

Come si fa a svelare una cosa nascosta? Chi può avere la chiave della porta che conduce alla verità?

Dal momento che lo scopo dell’esoterismo è quello di portare alla luce fatti e verità che altrimenti rimarrebbero all’oscuro. Per riuscire ad ottenere la rivelazione che si desidera occorre rivolgersi a persone che sono in possesso di specifiche competenze.

Quello che riguarda l’esoterismo è un insegnamento esclusivo, a cui non possono essere ammessi tutti quelli che vogliono intraprendere questo percorso. In sostanza, il popolo è escluso dalla conoscenza delle tecniche di rivelazione dell’occulto.

Per evitare la diffusione di concetti che riguardassero le tecniche di esoterismo i concetti erano camuffati e, spesso, nascosti tra le righe di testi con un duplice significato. In questo modo, risultavano indecifrabili alla maggior parte delle persone. In alcuni casi, i testi venivano nascosti in luoghi segreti e inaccessibili.

Inizialmente erano i sommi sacerdoti e i capi a detenere la conoscenza dell’esoterismo. Il motivo per il quale occorreva mantenere segreti questi concetti riguardava il pericolo che derivava dalla diffusione degli archetipi. Se la massa avesse ottenuto la conoscenza avrebbe potuto usarla in modo sbagliato: per fare del male o per arrecare gravi danni al mondo.

Ermete Trismegisto è molto chiaro al riguardo:

“Richiamandoti a questi principi, ti ricorderai facilmente delle cose che più a lungo ti spiegai e che qui sono riassunte. Ma evita di intrattenervi alla folla; non perché io voglia impedire che ne venga a conoscenza, ma perché non voglio esporti alle sue derisioni. Chi si somiglia si congiunge, e tra persone dissimili non può esistere amicizia. Queste lezioni devono essere udite da pochi, o presto non ve ne saranno più del tutto. Esse posseggono qualcosa di così particolare che spinge i malvagi ancor più verso il male. Guardati dalla moltitudine, perché questa non comprende la virtù di tali discorsi”

 

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