Divinazione con le carte

divinazione con le carte

Divinazione con le carte

La parola “divinazione” deriva dal latino “divinare” che a sua volta deriva dall’aggettivo “divinus” ovvero divino: divinazione – [di-vi-na-zió-ne] s.f. – è dunque l’arte di predire il futuro mediante segni di origine divina o comunque soprannaturale, eventualmente tramite un rituale.

Significato a parte, la divinazione con le carte, con le rune o con un altro mezzo divinatorio è quella che interessa e affascina tante persone come noi che leggono, studiano e si appassionano ai temi della spiritualità e della cartomanzia. Se pensiamo per esempio alla divinazione con le carte napoletane, ci rendiamo subito conto che la componente ritualistica con il tempo ha assunto un ruolo diverso, sicuramente meno spettacolare. Prima di parlare di questo facciamo un passo indietro verso le origini.

Storia della Divinazione

L’essere umano, fin dai tempi più remoti è sempre stato affascinato da ciò che non conosceva. Questo lo ha portato ad evolversi, a sperimentare e a conoscere ogni tipo di novità che potesse essere di interesse. La storia della Divinazione nasce dal bisogno dell’uomo di avere risposte sul futuro e sui dubbi che lo tormentano, ed è questo bisogno che ha spinto l’uomo ad acquisire una maggiore consapevolezza dei suoi potenti mezzi, molti dei quali sono però ancora sconosciuti.

Da sempre l’uomo ha desiderato esplorare l’ignoto e conoscere il futuro: apprendere in anticipo gli avvenimenti, poterli comprendere ed agire di conseguenza è sempre stato il desiderio delle persone, oggi come 3000 anni fa.

Andando indietro di millenni, ricordiamo che la sopravvivenza del popolo dipendeva dalle offerte che venivano fatte agli Dei, buoni o cattivi che fossero. Era il tempo dove i sacrifici e le preghiere regnavano sovrane e dove gli oracoli e le predizioni svolgevano un ruolo fondamentale per il destino dei popoli. Proprio in quel tempo, ancor prima dell’avvento del metodo scientifico, la divinazione aveva un ruolo primario nella società.

Scienza e Magia camminavano di pari passo e regalavano il sapere solo a pochi eletti, che avevano il compito di gestire e valutare i passi da compiere, essendo loro custodi del futuro.

Non è esistita epoca, dalla più antica alla più moderna, dove la figura del sensitivo non sia stata fondamentale. Pensiamo alle guerre, agli amori più nascosti, alle battaglie più sanguinose: molti Re si affidavano al proprio sensitivo personale, che aveva il compito di guidarlo attraverso l’ignoto verso un futuro di ricchezza, guerra o pace, prosperità per il popolo.

Inutile dire che, ancora oggi, molte persone si rivolgono ad un veggente in un momento di crisi o di dubbi, allo scopo di ottenere delle indicazioni per superare le difficoltà e prendere la strada giusta. La crisi può essere di qualsiasi tipo: problemi d’amore, di lavoro o semplicemente un brutto periodo dal punto di vista economico.

La divinazione nasce appunto per rispondere a queste esigenze, presenti già nell’uomo primitivo: dissipare l’incertezza del futuro e conoscere l’ignoto. Nulla accade per caso.

La divinazione si basa su due principi fondamentali:

  • che l’informazione cercata sia a disposizione di entità o forze soprannaturali
  • che questa informazione possa essere trasferita al mondo naturale grazie a delle persone che fanno da tramite

Facendo un passo indietro sino alle culture primitive, per esempio, il sensitivo veniva isolato e non era mai insieme alla comunità: questo per proteggere la sua conoscenza ed avere una totale visione del futuro, senza distrazioni.

Quando si parla di divinazione, in generale, a seconda della cultura e del paese in cui ci si trova, la figura del veggente può essere confusa con quella del guaritore, dello sciamano o dello stregone. Per questo motivo la divinazione non ha un inizio ed una collocazione precisa, ma è un’arte di conoscenza ultraterrena che viaggia al pari passo con la creazione della Terra e dei primi esseri umani.

Come si è accennato in precedenza, la divinazione ed il ruolo del sensitivo possono variare a seconda della cultura e della zona geografica in cui si vive.

Divinazione in Occidente e Medio Oriente

La prima testimonianza di pratica della divinazione si ha in epoca della civiltà Mesopotamica, grazie alle tavolette di argilla ritrovate dopo secoli. In queste tavolette emergono numerosi esempi pratici dell’uso della divinazione, rappresentando la vita di tutti i giorni unitamente alle pratiche divinatorie.

Già in quell’epoca antica, si credeva che che ciò che succedeva nel mondo terreno fosse associato all’ignoto e che insieme, terreno e ultraterreno, potessero decidere gli eventi nel futuro.

Così i Sumeri e i Babilonesi raffigurarono nei secoli migliaia di presagi con accanto il commento accurato dell’evento, che poi effettivamente si verificò in seguito. Sono i primi manuali della storia dove veniva descritto qualsiasi tipo di osservazione e ogni credenza legata all’ignoto o al paranormale: nascite mostruose o prodigiose, comportamenti o forme strane di piante e pietre, fenomeni atmosferici, posizioni di astri e pianeti, sogni e così via. Bisogna considerare che all’epoca non si faceva distinzione tra scienze, pseudoscienze, religione e credenze.
Sono state rinvenute, in tutto, 107 tavolette in argilla con 10.000 presagi.

Passiamo poi all’antico Egitto, dove gli oracoli assumevano un’importanza fondamentale sulla vita sociale e del Faraone stesso: nessuna decisione veniva presa senza prima passare dagli oracoli.

Arrivando agli antici Greci, la credenza si basava sulla saggezza, ispirazione e follia derivanti dal furore divino degli Dei, ovvero coloro che regnavano su passato, presente e futuro. La divinazione era regolata dalla religione e si esprimeva nella consultazione degli oracoli come l’Oracolo di Delfi.

Con l’antica Roma le pratiche divinatorie non hanno fine ma una continuazione, per comprendere in maniera profonda cosa aspettarsi dal futuro. La maggior parte delle consultazioni vertevano su conquiste e vincite di guerre.

Con l’avvento del Cristianesimo le cose cambiano: le pratiche divinatorie vengono accantonate, anche se gli imperatori ed i re cristiani continuarono sempre, in segreto, ad affidarsi ai cartomanti e ai sensitivi di corte, questo persino intorno agli anni più difficili per il cuore dell’Europa quali sono stati quelli prima e dopo la Rivoluzione Francese. Ma anche durante il periodo dell’Inquisizione, ad esempio, i sensitivi e tutte le persone che praticavano arti divinatorie venivano condannati a morte e bruciati vivi, sorte che toccava anche alle streghe.

Divinazione in India

Nella cultura indiana si è sviluppata una propria forma semplice di divinazione basata sull’astrologia. Il rituale si basava nel determinare i giorni per intraprendere determinate attività o decisioni, in base alla posizione della Luna o dei Pianeti. Ancora oggi è attuale ed utilizzata.

Divinazione in Cina

L’arte più antica legata al Libro dei Mutamenti ovvero I Ching. In Cina la divinazione è molto sentita ancora oggi e la pratica viene affidata solo a chi considerato “eletto”.

Divinazione nei Paesi Arabi

Grazie a loro gli scritti risalenti al Medioevo non andarono persi, tra questi molti appartenenti alle arti divinatorie. Importanti sviluppi in campo astrologico.

Divinazione con le carte

Dall’epoca primitiva ad oggi, la divinazione è sopravvissuta a secoli di guerre, cambiamenti ed evoluzioni, mantenendo intatta la sua missione ed arricchendosi grazie a numerose conoscenze acquisite nel tempo.

Parlando dei giorni nostri, cartomanti e sensitive possono dedicarsi in Italia e in molti altri paesi all’arte divinatoria liberamente. Illustri filosofi ed uomini di cultura hanno riaffermato con i loro scritti l’interesse per le pseudoscienze come l’astrologia, così come hanno portato all’attenzione del mondo questioni quasi del tutto inesplorate quali il potere della mente e la sincronicità.

I tarocchi, amatissimi da milioni di persone nel mondo da oltre due secoli, hanno cessato di essere considerati pubblicamente soltanto un oggetto di culto e fascino artistico: oggi i tarocchi sono a ragione considerati uno dei mezzi di divinazione più diffusi ed efficaci.

La cartomanzia moderna fonda quindi le proprie basi sul lungo percorso dell’uomo alla scoperta del mondo, quello stesso percorso iniziato migliaia di anni fa che ci ha permesso di migliorare i nostri raccolti, di indagare l’ignoto per ottenere risposte ai nostri dubbi, di sviluppare un senso della spiritualità senza il quale saremmo ancora all’età della pietra.

Nella cartomanzia di oggi il metodo non cambia, anzi, si evolve grazie all’uso della tecnologia che permette a tutti di accedere alla divinazione (tarocchi a basso costo da cellulare). Ogni persona è libera di contattare e chiedere aiuto alle cartomanti in qualsiasi situazione: finalmente siamo liberi di pensare al futuro e di cercare risposte ai nostri quesiti. Se pensiamo che secoli addietro c’è stato chi è stato ucciso per questa sete di conoscenza, si tratta di un’autentica conquista!

La divinazione con i tarocchi e le sibille non è la sola praticata oggi, sebbene sia sicuramente la più diffusa: ci sono infatti anche la divinazione con le rune, la divinazione con il pendolo, la divinazione con la cera, la divinazione con i numeri (numerologia), ecc.., mentre altre forme di divinazione sono certamente meno diffuse al giorno d’oggi (esempio: divinazione con le ossa).

Condividi questo post

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *